Recessione. Per le Imprese: La Prova Del Deserto. 5 Strategie Per Uscirne Più Forti.

Come sopravvivere ai periodi di recessione?

Li dove 17% delle imprese fallisce e l’80% dopo 3 anni non recupera i tassi di crescita e profitto pre-recessione.

Cosa le aziende possono fare per uscirne più forti? 

Su cosa è necessario operare?

Questo articolo vuole essere una breve guida per te imprenditore o manager che vai incontro alla prova del fuoco o meglio alla prova del deserto.

La recessione è il rallentamento delle attività economiche.

La domanda cala e con essa i ricavi. L’incertezza aumenta. Le strutture aziendali vengono ridimensionate. Cassa integrazione. Aumento della disoccupazione. Calo dei consumi. Aumento dei fallimenti.

Ecco, innanzi a te,  il deserto.

Condizioni estreme. Quindi per gli imprenidtori ed i manager è un pò come sopravvivere ad una cammino nel deserto.

Pertanto la vera domanda è:

“Come le imprese possono utilizzare questo momento per rafforzarsi ed uscirne più forti?”

Qui vedremo 5 strategiedi sopravvivenza per prendere decisioni difficili in momenti critici e capire:

  • come restare liquidi e solvibili quando il mercato crolla,
  • come migliorare l’efficienza operativa,
  • come prepararsi per il colpo di coda e il ritorno alla crescita.

Ma prima facciamo avanscoperta e cerchiamo di conoscere meglio il territtorio in cui ci stiamo avventurando.

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Il Deserto: Come si Manifesta una Recessione?

Ricavi in calo, abbassamento dei margini, abbassamento del flusso di cassa, alto livello di fallimenti aziendali, alti livelli di disoccupazione, consumi in contrazione.

Tutto questo seguito da lenti tassi di crescita e vari cambi di gioverno.

Secondo l’articolo Roaring Out of Recession  – di Ranjay Gulati , Nitin Nohria e Franz Wohlgezogenil 17% delle imprese fallisce e l’80% dopo 3 anni non recupera i tassi di crescita e profitto.

Secondo l’ articolo Global Recessions pubblicato dalla Banca Mondiale gli indicatori di una recessione sono: l’andamento del PIL reale pro-capite, ll’andamento dell’inflazione, la produzione industriale, gli scambi commerciali, l’andamento del flusso dei capitali, l’andamento del prezzo del petrolio e il livello di occupazione.

La cosa interessante è che l’Italia nè a superate diverse di recessioni e crisi, come dimostra il grafico sull’andamento del PIL italiano dal 1960 al 2019.

Quindi la notizia buona è che l’Italia supererà anche questa. La sfida è capire quando.

Ma qual è stato l’impatto sulle aziende e sull’economia delle ultime recessioni?

Crisi&Riprese

Ma questi alti è bassi quanto ci sono costati?

Che significa in “soldoni”?

Il Costo Italiano dell’Ultima Crisi?

The Quiet Collapse of the Italian Economy – Roberto Orsi  – 23/04/2013
La crisi “(2007-2013) è per molti versi molto peggio della contrazione del 1929-1934.
Nell’attuale crisi (2007-2013), gli investimenti sono crollati del 27,6% nel quinquennio, contro il 12,8% nella depressione tra le due guerre. Il PIL è diminuito del 6,9% contro il 5,1%.
L’Italia, con il secondo maggiore settore manifatturiero in Europa dopo la Germania, ha perso circa il 24% della sua produzione industriale, tornando ai livelli degli anni ’80.
Nessun dato mostra attualmente alcun segno di recupero. Dall’inizio di quest’anno (2013), il paese ha perso oltre 31.000 aziende.
Ogni giorno 167 unità di vendita al dettaglio vengono perse, segnalando un’autentica disintegrazione del settore della vendita al dettaglio.
Il settore automobilistico, di fondamentale importanza per l’economia italiana, si è costantemente contratto: da circa 2,5 milioni di auto vendute nel 2007,le vendite nel 2012 hanno raggiunto solo 1,4 milioni (il livello del 1979) e continuano a contrarsi quest’anno.”
https://blogs.lse.ac.uk/eurocrisispress/2013/04/23/the-quiet-collapse-of-the-italian-economy/

Be si, non è andata benissimo.

Per questo è importante prepararsi.

E allora …:

“come le imprese possono trarne vantaggio per uscirne più forti?”

COME LE AZIENDE POSSONO TRARNE VANTAGGIO

Il “Centro di Addestramento nel Deserto” – Los Angeles USA
Durante la seconda guerra mondiale quando l’esercito americano decise di entrare in guerra, non fu un salto di gioia per l’alto comando.
Tutti gli ottoni sul campo – gli alti ufficiali – sapevano che sarebbe stata la prima guerra che l’America avrebbe combattuto in un altro continente. Terre sconosciute e impervie.
Il primo piede di battaglia fu posto nei pressi di Casablanca era l’8 Novembre del 1942. Per gli americani, l’operazione di sbarco delle truppe – The Torch Landings – era prevista su 3 punti diversi: Safi, Port Lyautey and Fedala. Non sarebbe stata una cosa facile. Ne sapevano cosa aspettarsi.
Ciò che incuteva loro più timore era il fatto che le truppe non si ambientassero velocemente alle temperature elevate del nord africa, alla sabbia, alla mancanza di cibo, alla polvere, al digiuno e all’improvvisare in condizionio avverse: alle condizioni avverse.
Per questo il Dipartimento di Guerra, nel marzo del 1942,  scelse Patton per creare il primo Centro di Addestramento nel Deserto nei pressi di Los Angeles. Patton si fece personalmente carico di scegliere l’ambiente più caldo ed ostile delgi Usa.
Lo scopo era fare in modo che i soldati imparassero a combattere in condizioni estreme. L’obiettivo finale era irrobustire l’animo, fare in modo che gli uomini fossero in grado di maturare una certa dose di resistenza alle condizioni estreme.
Alla fine della guerra, quando gli fu chiesto come spiegava il successo della sua divisione armata, in termini di km guadagnati, nemici catturati, armi e risorse sottratte, numeri che nessun altro nell’esercito americano aveva visto fino ad allora.
La sua risposta fu data citando Cesare:
“In inverno addestrava le sue legioni in tutto ciò che era necessario per diventare soldati e li abituava così al corretto svolgimento dei loro doveri. Così che in primavera erano pronti per combattere contro i Galli, senza la necessità di impartire loro ordini, perché sapevano cosa fare e come farlo.” 
Niente sostituisce la preparazione e l’impegno.
Come amava ripetere: “Una pinta di sudore risparmia un gallone di sangue”  – G. Patton

Cosa centra la recessione con l’addestramento di G. Patton?

Abbiamo detto che la recessione è come un deserto per gli imprenditori ed i manager. Non ci sono risorse, le riserve scarseggiano, la logistica non funziona, gli uomini cedono.

  • Chi sopravvive a tutto questo?
  • Chi riesce ad uscire dal deserto più forte di pima?
  • Chi riesce ad uscire più velocemente e con più carica dalla recessione?

Be abbiamo indagato sulle aziende che hanno superato i “la prova del deserto” e abbiamo notato che quelle che sono uscite più forti dalla recessione condividevano lo stesso “addestramento”. 

5 Strategie Per Le Aziende Per Uscire Più Forti Dalla Recessione

1. Allena Mente & Corpo

Ogni impresa è fatta di persone e sono queste quelle che prendono le decisioni.

Ogni volta che un persona decide sotto l’imput della paura o del timore, il cervello reagisce e attiva la modalità “uomo primitivo”: fermati,  corri o combatti.

Qualunque sia stata la tua reazione alla notizia della recessione la prima cosa che devi fare è riprendere il controllo delle tue emozioni.

Programma di prenderti cura del tuo stato mentale e fisico.

Le sfide fuori saranno tante. I telegiornali venderanno paura e tensione. Tutte le persone prese dal sentimento comune continuerarnno a parlare solo di questo. Le informazioni in giro non faranno che inquinare l’emotività della gente rendendola più frustrata di quanto già non lo sia.

Fai dieta dei media.

Allena La Tua Mente

Dedicati un’ ora a settimana a fare attività creative, fai giardinaggio, leggi, scrivi, dipingi, chiama amici che non senti da tanto tempo.

La vita è breve scegli di dominare la tua vita inserendo tempo per nutrire la parte più profonda di te e ti accorgerai che le grani cose accadranno.

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Allena il Tuo Corpo

Inserisci all’interno della tua settimana un giorno specifico, un ora specifica per fare allamento fisico – anche solo se decidi di camminare.

Devi fare pulizia nel corpo, devi allenarti, devi mantenere il corpo agile, ricorda il detto: “Mente Sana in Corpore Sano”.

Per fare ciò devi crearti dei riutali. Devi crearti dei momenti per te dove puoi ricaricare le batterie. Fissa dei specifici momenti durante la giornata. Scegli i giorni più comodi per te. Fallo adesso. Fallo ora.

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Con il controllo della tua mente e del tuo corpo possiamo andare al passo successivo.

2. Assedia I Tuoi Ricavi

“In una guerra uomo contro uomo, il vincitore è colui che ha un altro round nel suo magazzino”

Generale Erwin Johannes Eugen Rommel

In periodi di recessione le risorse scarseggiano.

Le imprese che perdono liquidità, per recuperare risorse, scaricano gli asset che non contribuiscono ai ricavi. Questo genera un taglio massivo sui costi ed una politica di disinivestimento. 

Questo genera dei consumi più ponderati e parsimoniosi. Il comportamento d’acquisto dei clienti cambia. Le persone sono sempre più attenta al rapporto costo qualità del prodotto.

Il tuo ruolo è proteggere, custodire e assicurarasi nuove risorse. Se non guadagni terreno lo perdi. Se non proteggi i ricavi, presto ti troverai a svendere i tuoi asset.

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Ridefinisci e migliora l’offerta ai tuoi consumatori, contiuna ad  oerpare velocemente. Mantieni i tuoi competitors in allerta. Allinea la tu offerta per incontrare i bisogni del mercato di OGGI.

  • Quali sono i bisogni dei tuoi clienti oggi?
  • Come si comportano? Di cosa hanno bisogno?
  • Cosa chiedono oggi che ieri non ti chiedevano?
  • Come sono cambiati i comportamenti d’acquisto?
  • Che comibinazioni di prodotti cercano?
  • Che tipo di servizi cercano?
  • Come la tua azienda può contribuire a creare una soluzione più semplice, economica e sostenbiler per i clienti?

Per poter rispondere a questa domanda, devi setacciare i dati dei tuoi ricavi.

Vai alla ricerca di “pepite” e suggerimenti derivanti dai tuoi dati, ti accorgerai che ci saranno dei comportamenti che i tuoi clienti prediligono. In alcuni casi saranno loro stessi a dirterlo.

Ascolta chi batta la trincea, coloro i quali hanno il contatto diretto con i tuoi clienti. Loro sanno esattamente quali sono le cose più richieste.

Perhè dovresti iniziare dai ricavi?

Quando le risorse scarseggian e le entrate calano, le imprese che non riescono a recuperare risorse per copire le uscite di cassa, tagliano sulla struttura dei costi.

Se non conosci la struttura dei ricavi nel dettaglio, nel tagliare i costi rischi di tranciare la vena aorta della tua azienda, con conseguenze disastrose.

Quindi primi di procedere al taglio e alla riduzione della struttura costi, rivedi un attimo:

  • Cosa genera i tuoi ricavi?
  • Quali area sono più strategiche per l’incremento dei ricavi?
  • Quali risorse e impianti sono di supporto vitale alle vendite?

Fai una lista. Indaga. Fatti una chiara idea. Se ti rendi conto che non sei in grado di seguire questo processo da solo allora fatti aiutare dal tuo consulente di fiducia.

Si pronto a:

  1. Investire in nuove tecnologie e asset per espandere i tuoi ricavi,
  2. Sviluppare nuovi mercati.

Non vinci una guerra pianificando la ritirata. Ricordatelo.

3. Misura le Tacche dell’Acqua

Misura spesso le tacche dell’acqua. Nel deserto tutti devono imparare che le risorse sono scarse e che vanno centelinate ai fini della sopravvivenza del gruppo.

In azienda le “tacche dell’acqua” sono  i dati contabili. Tieni aggiornata la contabilità.

Un paio di cosette che imparò John D. Rockfeller all’età di otto – nove anni sono :

  1. selezionare e comprare “legna buona e solida per la costruzione di case e recinsioni”
  2. e “mantenere i conti in maniera meticolosa”.

Sicuramente la seconda ha contribuito di più a fare la differenza nella sua vita.

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La contabilità come direbbe Warren Buffet “è la lingua degli affari”. Se non la capisci è giusto che l’approfondisca. Non importa quanto tu possa delegare questa funzioni ad alti, se non sai come si segnano i punti sul tabellone, difficilmente vincerai la partita.

Aggiorna la contabilità e mantieni in ordine il tuo bilanico. Ciò ti permetterà di stare più sereno, dandoti la chiarezza di potere capire ciò che sta funzionando e ciò che necessita di un processo di iterazione

4. Attacca e Risolvi le Crisi Operative Riccorrenti

L’intelligenza abilita il controllo: gli umani controllano le tigri non perché siamo più forti, ma perché siamo più intelligenti

Max Tegmark – Life 3.0

Cosa sono le “crisi operative ricorrenti”?

Ogni impresa crea valore attraverso processi, valori e risorse.

All’interno dei processi troviamo quei riutali operativi – o insieme di azioni – che nell’insieme definiscono la catena del valore di un’azienda.

Ongi volta che un annello di questa “catena” si rompe o interrompe il cliclo operativo allora si crea un costo di inefficienza.

Alcune di queste cirsi sono “ricorrenti”, cioè accadono con una certa frequenza. Pertatno sono funzione di un processo che può essere migliorato.

Se lavorate in un’azienda di impianti ogni vola che bloccate l’operatività perdete produzione e fatturato potenziale.

Se questa cosa accade con una certa frequenza allora c’è una crisi che va risolta.

Per tenere traccia delle “crisi operative ricorrenti”  fate un cartellone in ogni stanza operativa e affigetelo al muro.

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COMPITI A CASA:

  1. Segnate da una parte i successi settimanali e dall’altra i fallimenti settimanali.
  2. Il venerdì di ogni settimana dedicate 15 minuti con il vostro team ad elaborare routine e nuove procedure per evitare che questo problema ricapiti.
  3. A fine meeting agite subito per implementare una piccola parte della soluzione.

Questo tipo di approccio crerà valore, sprondando l’evoluzione della vostro team e dei vostri processi, evitando “i mea culpa”.

Come spesso ripeto ai miei colleghi “a me non interessa chi è il colpevole, a me interessa cosa possiamo fare ORA affinchè questo non si ripeta mai più”.

Quindi tieni traccia di ciò che funziona e non funziona. Attacca le inefficienze.

5. Fai La Dieta “Low Leverage”

Come la dieta “low carb” prevede una maggiore assunzione di proteine rispetto ai carboidrati, così le aziende con la dieta “Low Leverage” dovrebbero ridurre il debito finanziario e utilizzare maggiore capitale di soci per finanziare le attività imprenditoriali riducendo al minimo la lelva finanziaria.

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Alcuni  indicazioni per attività “low leverage”:

  1. Chiedi dilazione di pagamento ai fornitori. Chiedendo una dilazione di pagamento di 30/60/90g ai fornitori, la tua azienda avrà un’incremento di flusso di cassa che potrai utilizzare per ridurre i fidi bancari.
  2. Riduci il debito verso gli istituti credito. Si può raggiungere questo obiettivo in tre modi:
    1. Estinzione parziale anticipata del debito con apporto di capitale di soci.
    2. Una surroga.  Facendo la surrogga sul debito residuo con un altro istituto di credito, potresti spuntare una rata minore con un tasso di interesse più basso di quello che avevi precedentemente. Il nuovo debito se spalmato su un orizzonte temorale più lungo finanziato ad un tasso più basso potrebbe comportare una riduzione della rata mensile.
    3. Una rinegoziazione con lo stesso istituto della rata del mutuo.   Questo lascerebbe nelle tasche dell’imprea più soldini a fine mese.
  3. Liquida il magazzino più velocemente e con la liquidità in eccesso salda anticipatamente i debiti.
  4. Velocizza la liquidazione dei crediti. I tuoi crediti non devono mai superare i 12 mesi. Mai. Trasforma i crediti in liquidità quanto prima. Più i tuoi crediti saranno lunghi più si trasformeranno in perdite. Non permettere che ciò accada. Proteggi l’ossigeno della tua azienda. Incassa spesso. Incassa più velocemente. 

In breve riduci le esposizioni. In questo modo la tua azienda sarà meno esposta agli andamenti di mercato.  In questo modo ridurrai la probabilità di esporti a default per insolvenza.

Consigli Take Away

Be che dire: “Complimenti sei arrivato sin qui 😉 . Hai tutta la mia stima.

Ottimo lavoro. Ora devi fare qualcosa. E lo devi fare ADESSO.

Le intenzioni valgono zero.

CONTA SOLO CIO CHE FAI ACCADERE. 

Ricapitoliamo le “5 Strategie Per Uscirne Più Forti dalla Recessione”:

1. Allena Mente & Corpo

La tua mente è l’asset più importante. Se non sei lucido puoi prendere decisioni sbagliate.

Il corpo è energia. Se non sei energico non puoi trasformare i buoni propositi in risultati.

2. Assedia I Tuoi Ricavi

I ricavi sono la prima fonte di ossigeno di ogni impresa. Quanto tempo puoi restare senza ossiggeno? Assumo molto poco. Pertanto corri ad irrobustire gli investimenti e le strategie per avere ossigeno in abbondanza.

3. Misura le Tacche dell’Acqua

Ricordati la contabilità è il tabellone con cui si porta il punteggio. Misura spesso. Tieni la tua contabilità aggiornata in maniera minuziosa.

4. Attacca e Risolvi le Crisi Operative Riccorrenti

Gli errori hanno un costo. Non significa che non devi sbagliare più. Significa che ogni errore non deve essere ripetuto. E tocca a te assicurati di creare delle routine o regole decisionali affinchè ogni errore diventi un nuovo processo di miglioramento.

5. Fai La Dieta “Low Leverage”

In ogni recessione le aziende più finanziariamente deboli escono dal mercato. Riduci le tue esposizioni finanziarie. Riduci il tuo debito. Recupera più velocemente i crediti. Liquidà più velocemente il magazzino. Estingui il debito con capitale di soci. Esser solidi paga.

Prima di prendere decisioni importanti fatti assistere dal tuo consulente di fiducia e se non ti piace cosa dice, senti altri tre consulenti. E allora decidi. Ma decidi di far accadere qualcosa.

Il cambiamento è l’unica costante. 

Be caro amico o amica mia ti saluto con questa frase che adoro.

“Il successo è quanto rimbalzi quando colpisci il fondo. “

Generale George S. Patton Jr.

Non dimenticarlo mai.

Gianpiero Chironna

 

Fonti / Letture consigliate:

1] Ranjay Gulati  –  Roaring Out of Recession 

2]  Walter Frick – How To Survive a Recession and Thrive Afterward

3] John Brooks – Business Adventures: Twelve Classic Tales from the World of Wall Street

4] Clayton Christensen – The innovator’s dilemma

Ps. Grazie del tuo tempo.

 

Quando le Mucche Sacre Muoiono. Come Innovare Velocemente Per Non Estinguersi. 3 Segreti di Successo di Chi ha Scritto la Storia delle Start-Up.

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto sitrasforma”

Antoine-Laurent Lavoisier

Stai avendo dei periodi di crisi operativa? Le cose nella tua azienda non funzionano come dovrebbero? Ti senti che quello che ha funzionato negli ultimi 20 anni non funziona più?

Relax. Tranquillo. Sei nel posto giusto.

Questo articolo fa per te.

Ogni imprenditore, CEO, executive, amminsitratore delegato, c-suite, che è sopravvisuto alla prova del tempo, sa che nessun vantaggio competitivo è duraturo.

Tutto si evolve. Tutto è in costruzione. Tutto è ancora da fare.

Molti manager sono presi dai conflitti tra gli investimenti in innovazione e quelli di manutenzione. Attanagliati dalla paura che nuovi processi e prodotti cannibalizzerebbero i ricavi delle mucche sacre – i best seller.

Giustissima osservazione…

Ma cosa succede se le mucche sacre muoiono?

Cosa succede quando il latte non arriva più o non basta per tutti?

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Si riducono le bocche da sfamare (cassa integrazione, pensionamenti anticipati, tagli del personale, etc. ), si va alla ricerca di nuove mucche, si compra il latte in polvere o si inventa il latte di soia.

In breve si cambia.

Ci si ingegna a trovare nuove soluzioni.

E quando il latte è finito, non c’è tempo per l’autocommiserazione.

O ti evolvi o muori di fame.

 

GLI OSTACOLI ALL’INNOVAZIONE

Molte aziende non si evolvono perchè il know-how sviluppato dai team al proprio interno non si è evoluto.

Pertanto devi prestare attenzione al fatto che il limite delle persone del tuo team rappresenta il limite operativo della tua azienda.

La capacità di evolversi della tua azienda dipende dalla capacità di evolversi delle persone che la compongono.

La resistenza al cambiamento in questi momenti è il tuo vero nemico.

Ma che cos’è la resistenza al cambiamento?

La resistenza al cambiamento è la paura dell’uscire dalla propria area di comfort, da ciò che si è sempre fatto.

La paura del non conoscere. La paura del non sentirsi adeguati alla situazione. La paura di fare qualcosa che non si è mai fatto.

Qual è la tua paura? 

Fermati è guardala negli occhi. Scrivila da qualche parte. In questo modo la blocchi, la imprigioni. La domini.

 “Il primo passo verso il cambiamento è la consapevolezza. Il secondo passo  è l’accettazione. Il terzo passo è l’azione.”

Albert Einstein

3 SEGRETI DI SUCCESSO DI CHI INNOVA TUTTI I GIORNI

Visto che lo scopo dell’apprendimento è l’azione, qui riportiamo alcune soluzioni proposti dagli innovatori con più successo al mondo.

E ci siamo chiesti…

Cosa dovrebbero fare gli imprenditori di oggi per innovare velocemente, superare la crisi e prosperare?

Per rispondere a questa domanda siamo andati a sbirciare dietro la cucina di chi innova tutti i giorni.

Qui riportiamo le strategie di 3 Chef dell’ innovazione:

  1. Uri Levin –  Quando il team non funziona. Cambia il team
  2. Elon Musk – Costruite Cose Migliori 
  3. Jonas Kjellberg – Cerca Una Strategia Di Costo

 

1] URI LEVIN – QUANDO IL TEAM NON FUNZIONA. CAMBIA IL TEAM

“Le decisioni facili sono facili, quelle difficili sono difficili.”

Uri Levin

Le abililtà di un team di lavoro definiscono la sua operatività.

L’output della tua azienda è definito dal contributo del team di persone che ci lavorano.

Quando l’operatività s’inceppa un cambiamento è dovuto.

Il cambiamento spesso avviene a livello di processi, valori e soprattutto di idee.

Questo presuppone l’inserimento di nuove persone.

Come racconta Uri Levin il co-fondatore di Waze, spesso – quando incontra CEOs o fondatori di altre start-up –  chiede loro:

“qual è la ragione per la quale la tua ultima start-up è fallita?” 

Circa la metà gli risponde che la ragione era che:

“il team non era quello giusto”.

Google nel 2013 acquisì Waze – applicazione di navigazione Gps – per 966 milioni di dollari.  Waze al momento della vendita aveva una base clienti di 50 milioni di utenti in più di 190 Paesi

Portando la sua esperienza riporta che in 30 giorni è possibile vedere se una persona può far parte di un team oppure no.  Tutti lo sanno. E’ sotto gli occhi di tutti.

Spesso la decisione più importante non è quella di aggiungere una nuova persona nel team, ma quella di toglierla.

Come dice Uri “licenziare una persona che non contribuisce, produce un impatto di gran lunga più importante di aggiungerne semplicemente una”.

Se il CEO non è in grado di prendere velocemente queste decisioni, probabilmente l’intero progetto o l’ impresa può affondare da li a breve. Soprattutto quando si parla di piccoli team.

Uri in diverse occasioni ripete che gran parte del processo innovativo è legato alle decisioni del CEO, il quale può prendere “decisioni giuste oppure non decidere” ed entrambi le posizioni possono comportare la riuscita o il fallimento di un’impresa.

Pertanto durante la selezione delle persone del tuo team, “assumi lentamente, licenzia velocemente”.

Come direbbe Elon Musk “Una cosa ho imparato da Pay Pal, ed è quella di licenziare le persone più velocemente”.

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2] ELON MUSK – COSTRUITE COSE MIGLIORI

“Just become maniacally focused on building it better.”

Elon Musk

L’azienda di Elon Musk sta scalando la top ten dell’automotive.

Alla base della strategia di Elon Musk vi è quella di tutte le sue aziende. La stessa che ripete più e più volte a tutto il suo team, cioè: “diventate maniacalmente focalizzati sulla costruzione di cose migliori”.

Elon Musk ha fondato X.com nel 1999 (che successivamente divenne PayPal), SpaceX nel 2002 e Tesla Motors nel 2003.  PayPal’s fu successivamente acquistata da eBay il 3 Ottobre del 2002, per 1.5 miliardi di dollari.

Costruire cose migliori significa sperimentare nuovi approcci, sperimentare nuove soluzioni, far accadere cose impossibili.

Il vostro obiettivo è rendere il vostro prodotto “maniacalmente migliore”.

A quanto pare i dati sono chiari… costruire cose migliori serve a creare e a ristimolare l’acquisto da parte di nuovi clienti.top10_casoTesla

https://www.msci.com/documents/10199/9eae1855-a008-4220-82ea-d3a4a8cfd032

In breve, puntate a costruire cose migliori.

Innovate, siate focalizzati a costruire cose straordinarie.

Perché l’innovazione traina i ricavi e gli investimenti.

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3] JONAS KJELLBERG – CERCA UNA STRATEGIA DI COSTO 

Jonas Kjellberg co-fondatore di Skype, iCloud e Zalando, racconta che in tutti i suoi progetti, di investimento come fondatore o sviluppatore di start up, cerca una strategia basata come la chiama lui  sull’“innovazione degli zeri”.

Sostanzialmente, la cosa più importante che si chiede è:

  • “come posso eliminare i costi di questo servizio o prodotto?”
  • “Come posso far si chè una parte del costo sfrutti già una tecnologia esistente (il caso di Skype)?”

Jonas racconta che questo tipo di approccio può essere utilizzato in due modi, il primo è quello di eliminare gli zeri dai costi. Il secondo è aggiungere uno zero ai ricavi.

  • “Se aggiungessi uno zero al prezzo dei miei prodotti/ servizi che valore aggiunto (in terminidi di servizio o miglioramento prodotto) potrei offrire ai miei clienti?

Jonas conclude che seppur il miglioramento dal lato prodotto è fondamentale per la percezione di un prodotto/servizio ad alto valore aggiunto, poche cose sono più strategiche di un vantaggio competitivo basato sul costo.

Perchè un vantaggio competitivo basato sul costo, fa gola agli investitori, i quali si aspettono margini più alti e sono più volenterosi nel finanziare gli investimenti.

Questo aspetto è fondamentale soprattuto nella fase inziale di un progetto quando per l’ottimizzare dell’idea ed i prototipi si cercano capitali per finanziare gli investimenti.

Se il capitale è formato da equity (capitale a rishio), avrete bisogno di dimostrare che il vostro progetto è in grado di andare a break even in tempi ragionevoli. Se invece contate di finanziare il vostro progetto a leva finanziaria (debiti vs istiuti di credito/intermediari finanziari) allora il mancato raggiugimento del brak even potrebbe portarvi sul lastrico e quindi al default.

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Ecco perchè avere solo le risorse finanziare all’inizio di un proggetto vi potrà mettere al sicuro per un pò, ma solo con il “lievito” non fate una torta.

“La ricchezza non consiste nel possesso dei tesori,

ma nell’uso che se ne sa fare.”

Napoleone Buonaparte

Take Away

Bene siamo arrivati al termine. Riassumiamo.

A fronte di un futuro pieno di innovazioni e cambiamenti dove i vantaggi compettitivi sono ribaltati dall’oggi al domani abbiamo riportato tre suggerimenti di chi ha fatto dell’innovazione il proprio campo di battaglia:

  1. Uri Levin –  Quando il team non funziona. Cambia il team
  2. Elon Musk – Costruite Cose Migliori 
  3. Jonas Kjellberg – Cerca Una Strategia Di Costo

Approfondendo lo storico di questi 3 famosi innovatori, ci si accorge che ci sono altri suggiermenti da tenere conto:

  1. L’acquisizione strategica dei clienti,
  2. La creazione veloce di prototipi.

Gli stessi imprenditori condividono più di uno stesso principio – uno dei più importanti e che condivido pienamente è quello di “Non innamorarsi del prodotto”.

Questa logica è legata al fatto che quando innovate il vostro prodotto deve piacere ai vostri  clienti, quello che potete fare è solo integrare più velocemente il feedback dei vostri clienti reiteirando il processo fin quando non avete successo.

Questi due aspetti li vedremo più il la.

Pertanto vi ringrazio di aver avuto pazienza non mi resta di augurarvi una buona sperimentazione.

Andate. Provate. Sperimentate e continuate a cambiare ed innovarvi fin quando il mercato non vi premierà.

Alcune persone considerano l’impresa privata come una tigre predatrice da sparare.

Altri la considerano come una mucca che possono mungere.

Non abbastanza persone lo vedono come un cavallo sano, che trasporta un carro robusto. 

Winston Churchill

Fonti / Letture Consigliate:

1] Uri Levin – When The Team Does Not Fit 

2] The innovator’s dilemma – Clayton M. Christensen

3] Little Bets – Peter Sims

4] The Lean Startup: How Today’s Entrepreneurs Use Continuous Innovation to Create Radically Successful Businesses 

Ps. Grazie per aver dedicato del tempo alla lettura di questo articolo. Spero che questa lettura abbia creato valore nella tua vita.

 

Sei Parte Della Soluzione o Sei Parte del Problema? La Lezione del Covid-19. Una Guerra Mondiale Combattuta in Punta di Piedi

Come Interrompere il Ciclo di Diffusione di Una Crescita Virale? La Lezione del Covid-19. Una Guerra Mondiale Combattuta In Punta di Piedi.

Il mondo è sotto attacco. La fanteria combatte in punta di piedi e i rifornimenti scarseggiano.

Una parte della gran strategia relativa al “taglio delle radici” è vedere i pericoli mentre iniziano a germogliare, quindi tagliarli prima che diventino troppo grandi da gestire. 

La Strategia Di Scipone contro Annibale – The 33 Strategies Of War – Robert Greene

COMBATTERE UNA CRESCITA VIRALE 

Da dicembre 2019 a ormai primavera inoltrata del 2020, l’intero mondo è sotto assedio.

Chi è il nemico?

Invisibile, impercettibile, ma letale: il Covid-19.

Tanto viene scritto in questi giorni su quella che è stata definita la “pandemia” del secolo e tanto sarà raccontato in futuro.

Ma qual è il nostro ruolo in tutto questo?

Cosa possiamo fare per interrompere il ciclo di diffusione?

Be se queste sono le domande che ti stai ponendo allora questo articolo è rivolto a TE.

Si a TE che devi capire come nel tuo piccolo, con le tue risorse, devi difenderti da un nemico cosi letale, veloce e impercettibile che sta mantenendo l’intero mondo in puta di piedi.

In questo articolo troverai degli spunti di riflessione per capire come una crescita virale si evolve. e come gli effetti rete fanno da albero di trasmissione ad un fenomeno che tieni la popolazione mondiale sotto scacco.

Più comprendi la dinamica del fenomeno più sarai in grado di prendere la decisione giusta al momento giusto.

La soluzione spesso parte dalla chiarezza del problema.

A TE CHE OGGI DEVI PRENDERE DECISIONI DIFFICILI

Questo articolo si rivolge a TE che in questo momento storico devi prendere decisioni difficili, tutti i giorni, in assenza di chiare informazioni, per proteggere il futuro delle persone che ami e di tutta la tua collettività.

In questo articolo troverai informazioni su:

  • Il Cilclo di Trasmissione di Un Virus
  • Interrompere Il Ciclo per Riorganizzare La Difesa.
  • La Velocità Di Trasmissione di Un Virus: la Crescita Geometrica.
  • Gli Effetti Nascosti Dell’Effetto Rete.
  • Come Vincere La Guerra.

NUMERI E PROPORZIONI DEL FENOMENO

“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”

Sun Tzu

Qual è la grandenzza del fenomeno? I numeri del nemico.

CONOSCI IL TUO NEMICO. Che TU sia una madre, un padre, un figlio, una figlia, un sidaco, o una normale persona qualunque se non comprendi l’effetto rete dato dalle interazioni sociali tra le persone, allora non puoi capire come difendere la tua città, o le persone che ami, dal Covid-19.

Il Covid-19  è un virus che ha falcidiato molte vittime fin ora e probabilmente continuerà a farlo fin quando i ricercatori non troveranno un vaccino in grado di tenergli testa. E fin quando non sarà prodotto in scala ne passerà di tempo.

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Il numero dei morti a livello mondo è salito a 50.489 (dati risalenti al 03/04/2020) e ancora niente di sicuro è stato scoperto.

L’unica cosa che può fare l’umanità per difendersi dal Covid-19 è quella di capire come questo nemico sociale si evolve al fine di limitare le esposizioni ed i casi per guadangare tempo utile per la ricerca e per la preparazioni delle strutture di pronto intervento per la popolazione.

Molti durante la paura si limitano a guadare video rassicuranti che spesso spingono a sottovaltuare la gravità dei fatti  è questo crea azzardo morale nei comportamenti di molte persone che si espongono a tal punto da diventare i primi casi positivi.

Questo non deve succedere.

LA VELOCITA’

Con che Velocità il Covid-19 cresce?

Per capire come il Covid-19 cresce utilizzeremo una analogia.

Il principio base è quello che il Covid-19 si trasmette da persona a persona.

Quindi possiamo dire che si basa su un diffusione a rete, dove i nodi della rete sono le persone di una contesto geografico.

Dal mio parere, questo ricorda la “Legge di Robert Metcalfe”.

la Legge di Metcalfe (l’ideatore delle reti Ethernet) affermava che  “L’utilità e il valore di una rete sono proporzionali al quadrato del numero degli utenti”.

Dato n il numero degli utenti, il numero massimo di connessioni possibili è:

n(n−1) = (n²)−n

Metcalfe per spiegare la sua legge, faceva l’esempio del telefono.

Se una persona ha 1 telefono e nessun altro ne possiede uno, allora non sarà possibile effettuare nessuna chiamata.

Se 2 persone hanno un telefono allora è possibile fare 1 chiamata.

Se 4 persone hanno un telefono allora 6 sono le possibili chiamate.

Se 100 persone hanno un telefono, allora 4950 sono le possibili connessioni.

 

metcalf

Questa è conosciuta come crescita non lineare o convesssa –  o meglio esponenziale.

Questo sistema di interazione potrebbe spiegare il concetto della crescita accellerata dello sviluppo del fenomeno.

Un altro aspetto che è da considerarsi è quello che si chiama il concetto del “two sided network effect”.

In una rete sociale, se i bambini vogliono uscire di casa, finiscono per coinvolgere anche i genitori ad uscire. Più persone iniziano ad essere presenti per strada, più le persone si sentiranno legittimate ad uscire.

In breve, in una rete di sociale, all’aumentare degli utenti, aumenta l’attrattiva dell’utilizzo da parte di altri utenti.

Cosa possiamo apprendere da questi due concetti:

  1. OGNI PERSONA E’ UN MOLTIPLICATORE. Cioè ogni persona che interagisce, può attaverso la moltitudine di contatti quotidaini, aumentare esponenzialmente il numero di casi positivi.
  2. OGNI SALVATO RICHIEDE ALMENO UN SALVATORE. All’aumentare delle persone che si espongono, il sistema spinge altri utenti ad esporsi. Il salvataggio di persone che riscontrano il virus, forza altri utenti ad esporsi per ristabilire la sicurezza del sistema. In questo modo sono necessari altri medici ed operatori per arginare gli effetti dell’esposizione.
  3. EFFETTO RIPROVA SOCIALE. Questo effetto largamente riportato da Robert Cialdini nel suo libro “Le Armi della Persuasione” mostra quanto le persone tendono a comportarsi in base al comportamento sociale di altre persone vicine. Se un tuo amico ti dirà che ieri è uscito a fare una passeggiata, probabilmente ti sentirai autorizzato a fare lo stesso.

Più un fenomeno è veloce, meno la struttura preposta al contenimento è in grado di organizzarsi per contenerlo.

CAPIRE IL CICLO PER INTERROMPERLO

Qual è Il Ciclo di Difussione di un Virus?

Secondo alcuni esperti di reti, la crescita virale derivante dal “Ciclo di Diffusione di un Virus” necessita di quattro elementi e questi seguono verosimilmente una struttura molto simile a quella ritrovata nei mezzi di comunicazione:

  1. Il mittente (il portatore del virus)
  2. Il messaggio (il germe del virus)
  3. Il mezzo (il canale di trasmissione)
  4. Il destinatario (l’infetto)

Pertanto, al vinir mendo di un di questi elementi la virus smette di diffondersi.

TAGLIARE I NODI DELLA TRASMISSIONE E’ SUFFICIENTE?

Quanto abbiamo visto fin ora ci permette di capire solo il fenomeno visto dal lato del ciclo di diffusione e velocità di trasmissione.

Cosa possiamo fare ora per arginare le perdite?

Due sono le soluzioni più logiche:

1 ) RIDURRE I CONTATTI CON CHIUNQUE.

Ma non potremo vivere separati in eterno. Questa può essere una strategia da guerra di trincea. Ma noi europei sappiamo che le guerre di trincea finiscono in carneficina con macabre conseguenze per tutti. Rischieremmo di perdere risorse umane e non senza risolvere il problema.

2) ACCELLERARE LO SVILUPPO DEL VACCINO.

Utilizzare tutte le tecnologie più avanzate per velocizzare lo sviluppo del vaccino. Questa sicuramente è la strada più tortuosa e impervia.

Ci sarà da integrare il know how strategico di molti paesi, di molti studi, sviluppando database per lo sviluppo di analisi e test. Ci sarà bisogno di sperimentare, iterare, correggere, integrare e sperimentare ancora.

Ma questa è la via attraverso la quale si va da 0 ad 1 come direbbe Peter Thiel.

Questa è la via maestra.

La mia domanda per TE è

“Sei parte della soluzione o sei parte del problema?”

e la mia seconda domanda è

“Se deci di far parte della soluzione… su quale delle due opzioni ti stai focalizzando?”

Il tuo impegno conta. Il tuo contributo conta.

Che tu sia madre, figlia, padre, figlio, uomo d’affari, operaio, dottore, infermiere, ingegnere, maestra, alto, magro, basso, non importa, quello che conta è se ti stai assumendo la responsabilità di contribuire alla soluzione oppure no.

Questo tocca a te scoprirlo.

 

PS: Questa battaglia non la combatteranno i governi. La combatteria TU. Tu come puoi contribuire a fare la differenza? Avanza. Contribuisci alla soluzione.

Combattare un virus con crescita geometrica è come combattere una guerra in movimento.

Come direbbe Patton “In una guerra in movimento, non hai il tempo di scavare trincee, devi solo muoverti più veloce del nemico. Devi avanzare”.