Molte Imprese Sono Cadute. Come Rialzarsi Velocemente e Rimettersi in Viaggio? 4 Strategie Per Riconnettersi al Mercato.

Molte Imprese Sono Cadute. Come Rialzarsi? 4 Strategie Per Riconnettersi al Mercato.

Difficoltà di riprendere il mercato?

Difficoltà di trovare cosa funziona e cosa non?

Cambia approccio. I cambi di mercato spesso lasciano gli imprenditori e i manager senza fiato. Tutto un tratto quello che funzionava non funziona più.

Ma spesso si dimentica che un’impresa offre soluzioni ad un problema. Se il mercato cambia allora bisogna cambiare col mercato.

Da dove ripartire?

Da dove le piccole e medie imprese dovrebbero ripartire?

Come direbbe Nassim Nicholas Taleb riparti dal rimettere

“La Pelle Nel Gioco”.

Rimetti la pancia a terra.

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Cosa significa?

Lo spiegheremo più in la in questo articolo.

Cosa Contiene Questo Articolo?

Questo articolo contiene 4 strategie o approcci che le aziende possono utilizzare subito per:

  • riconnettersi al mercato velocemente per tornare ad offrire soluzioni vincenti,
  • riconnettersi con le esigenze dei propri clienti,
  • riorganizzare le proprie risorse per offrire dei prodotti e servizi migliori più adatti al momento,
  • ripartire con slancio senza restare indietro.

Ma adesso andiamo subito alla ciccia.

 

Quali Sono Le 4 Strategie Per Riconnettersi al Mercato?

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno.

Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.

Proverbio Cinese

 

1. Rialzati Sulle Tue Gambe

Rialzati sulle tue gambe.

Metaforicamente si vuole intendere che seppur nei periodi di crisi le istituzioni tendono ad intervenire per facilitare la ripresa, come è giusto che sia, spesso l’intervento si concretizza in piccoli aiuti che raramente hanno l’effetto desiderato.

Spesso molte imprese pagano il prezzo dei ritardi di intervento delle istituzioni. Non aspettare l’angelo azzurro, spesso quando arriva, ormai o è già troppo tardi, oppure non serve più.

La domanda qui è “può una goccia di acqua sfamare la sete e la fame degli avventurieri?”

Be non spetta comunque a noi valutare se un’istituzione è in grado di farlo o no. Quello che possiamo fare è invece sviluppare nuove abilità che possono aiutarci a cacciare nuove prede e trovare nuovi fonti di acqua.

Quindi riparti sulle tue gambe.

Come?

  • Quali sono le abilità che rendono speciali la tua azienda?
  • Quali sono le caratteristiche che rendono speciali le persone della tua azienda?

Parti da quello che sai già fare. Perché tutto ti può essere portato via nella vita, ma nessuno può portarti via quello che sei.

Parte da quello che sai fare ed esplora. Espandi.

“Perchè alla fine non è quello che ottieni. Ma la persona che diventi. Perchè la persona che diventi nessuno te la potrà mai portar via.”

Mamma di Bill Gates

2. Cammina A Piedi Scalzi

Cammina a piedi scalzi.

Non so se vi è mai capitato di camminare a piedi scalzi in casa?  Be ogni volta che lo faccio mi accorgo di cose piccolissime che con le scarpe non avrei notato.

Durante la seconda guerra mondiale l’alto comando gestito dal Generale Patton era obbligato a visitare il fronte ogni giorno almeno una volta al giorno. E lo stesso Patton lo faceva. Lo scopo era quello di restare con gli occhi sui dettagli. Restare con gli occhi li dove succedono le cose.

Rimetti la pelle a contatto con il mercato con i tuoi clienti.

Come?

  • Quante chiamate al giorno fai ai clienti più importanti?
  • A quante chiamate rispondi?

Rimetti la pelle sul mercato. Chiama i tuoi clienti e riconnettiti.

3. Ascolta Con Le Orecchie Ben Aperte.

Ascolta con le orecchie ben aperte.

ASCOLTA CON LE ORECCHIE BEN APERTE.

Non so se ti è mai capitato di iniziare una conversazione con qualcuno e ad un certo punto di sentirti in dovere di interromperlo per dire la tua?

Non lo so se a te succede, a me è successo diverse volte.

Be è difficile, spesso siamo tentati a dire la nostra senza prestare la giusta attenzione alle parole che la gente ci dice.

Le parole descrivono la struttura attraverso il quale le persone percepiscono la propria realtà.

Imparare ad ascoltare, con le orecchie ben aperte significa protendersi verso il cliente e guardare il problema che sta vivendo con i suoi occhi, o le sue orecchie.

Come fare?

  • Quando parli con un cliente quanta parte della conversazione dedichi all’ascolto?
  • Quali sono le parole chiavi che utilizza il tuo cliente per descrivere le sue priorità d’acquisto o le criticità di utilizzo del tuo prodotto o del tuo servizio?

ASCOLTA. ASCOLTA. ASCOLTA.

Il mercato parla e ti sta dicendo che devi cambiare. Se ascolti ti DICE ANCHE COSA.

4. Proponi Una Soluzione Mirata ad Un Problema Specifico

Be che dire è facile a questo punto. Sai quello che il mercato vuole. Sai che problema hanno i tuoi clienti, allora puoi offrire una soluzione innovativa ad un problema specifico.

Conosciuto il problema, sviluppa una soluzione.

Le aziende nascono per risolvere problemi. Quindi siate creativi.

Lavorate su tre livelli, ma partite dal problema.

Il problema non è il problema. Il PROBLEMA è LA CHIAVE.

Come?

  • In che modo possiamo offrire una soluzione al problema dei nostri clienti che sia più economica, o più semplice da utilizzare o più affidabile?
  • In che modo la nostra esperienza può essere canalizzata in un prodotto o servizio che può servire ai nostri clienti?

Unisci il tuo team intorno al problema e motiva loro a trovare nuove soluzioni creative.

La creatività a sempre distinto gli italiani è quella è dentro di noi.

Bene. ora metti a lavoro.

Fallo ora. FALLO SUBITO.

Risorse Take Away

In periodi di crisi le piccole medie imprese soffrono il rallentamento dell’intervento delle istituzioni. Spesso nell’aspettare la manna dal celo alcune muoiono in trincea.

Questo non deve succedere.

In questo articolo si offrono 4 strategie per riconnettersi velocemente al mercato.

1. Rialzati Sulle Tue Gambe

Riparti dalle tue competenze, riparti dalle competenze del tuo team e dalla rete di conoscenze.

2. Cammina A Piedi Scalzi

Riconnettiti al mercato. Visita i tuoi clienti. Chiamali. Continua ad avvicinare i tuoi clienti.

3. Ascolta Con Le Orecchie Ben Aperte.

Ascolta. Ascolta. Ascolta. Individua i problemi che stanno vivendo i tuoi clienti. Cattura le loro difficoltà. Il problema sarà la chiave per ripartire.

4. Proponi Una Soluzione Mirata ad Un Problema Specifico

Conosciuto il problema, riparti dal problema. Offri soluzioni facili, affidabili ai tuoi clienti per risolvere il problema. Si audace. Metti in azione.

 

Be ben fatto ora a lavoro.

Mettiti in azione. Il mondo ha bisogno di te. 😉

 

Nulla dies sine linea

Nessun giorno senza una linea.

Plinio il Vecchio

Letture Consigliate:

Imprese in Alto Mare. Le 10 Cause di Crisi Più Frequenti. Riconoscere e Anticipare Per Cambiare Direzione Prima del Naufragio.

Imprese in Alto Mare. Le 10 Cause di Crisi Più Frequenti. Riconoscere e Anticipare Per Cambiare Direzione Prima del Naufragio.

Cambiamento dei consumi?

Nuovi competitors?

Crediti deteriorati?

Perdita delle quote di mercato?

Conflitti tra il management e gli organi di controllo?

In un mondo in continua evoluzione, in tempi dove le informazione è a portata di mano, ci siamo chiesti

dove gli imprenditori ed i manager devono rivolgere l’attenzione?

Dove devono riporre il proprio focus?

Se sei un ‘imprenditore o un manager devi leggere questo articolo per diversi benefici come:

  1. potrai capire quali sono le maggiori e più frequenti cause di una crisi di impresa,
  2. potrai imparare a riconoscerle,
  3. potrai capire come anticiparle, 
  4. potrai capire come definire un piano d’azione per non farti cogliere impreparato.

Lo scopo di questo articolo è riconoscere i segnali per intervenire prima che sia troppo tardi. Prima che la tua impresa attraveri mari burrascosi.

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Quali Sono Le 10 Cause?

Secondo l’articolo Corporate Crisis And Crisis Strategy Implementation – Mia Glamuzina and Marina Lovrincevicsono 10 le cause che possono portare un’azienda in una situazione di crisi e poi di fallimento.

Gli autori distinguono le casuse in base all’origine della fonte.

Sono cause esterne se riconducibili ai seguenti aspetti:

  • Cambio nell’industria/ Struttura del mercato
  • Perdita delle Quote di Mercato/Dei Maggiori Clienti
  • Perdita dei Maggiori Fornitori.
  • Perdita dei Maggiori Creditori e Recupero della Liquidità
  • Cambio della Legislazione

Mentre sono cause interne quelle riconducibili a:

  • Gestione degli Errori
  • Bassa Reattività Al Cambiamento nell’Ambiente del Settore/Perdita di Opportunità
  • Conflitti tra il Management e gli Organi di Controllo
  • Cattive Decisioni di Finanziamento
  • Sistemi di Controllo Inadeguati

La brutta notizia è che sono 10, la buona notizia è che metà di queste dipendono dall’impresa – l’imprenditore e manager.

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Qual è l’aspetto utile? Quali sono le cause più importanti?

Secondo lo studio riportato e secondo i  loro risultati, alcune cause contribuiscono singolaremente di più al manifestarsi della crisi.

Lo studio ha dimostrato che volendo mettere in ordine per impatto le singole cause si avrebbe la seguente classificazione:

  1. Cambio nell’industria/ Struttura del mercato
  2. Bassa Reattività Al Cambiamento nell’Ambiente del Settore/Perdita di Opportunità
  3. Perdita delle Quote di Mercato/Dei Maggiori Clienti
  4. Perdita dei Maggiori Creditori e Recupero della Liquidità
  5. Sistemi di Controllo Inadeguati
  6. Cattive Decisioni di Finanziamento
  7. Gestione degli Errori
  8. Cambio della Legislazione
  9. Perdita dei Maggiori Fornitori
  10. Conflitti tra il Management e gli Organi di Controllo

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Scoperto la causa più severa, ora tu imprenditore o tu manager, sai dove devi intervenire.

Come Intervenire? Come Utilizzare Questa Classifica A Proprio Vantaggio?

Fai un check-up.

Io sono un runner e sono anche un dontatore di sangue. Uno degli aspetti più positivi del donare il sangue e che ogni volta che lo fai ricevi un dettaglio puntuale di tutti i valori legati al tuo sangue.

Una sorta di check up sui valori più importanti.

Be la stessa cosa dovresti fare tu.

Fai un check up della tua impresa per tutti i segmenti visti.

Prendi punto per punto e chiediti:

Cambio nell’industria/ Struttura del mercato

  • Quale cambiamento è avvenuto nel nostro settore negli ultimi 3 anni?
  • Che cambiamento stiamo sottovalutando?

Bassa Reattività Al Cambiamento nell’Ambiente del Settore/Perdita di Opportunità

  • Che decisione stiamo procrastinando?
  • Che decisione crea più conflitto nei piani esecutivi quotidiani?

Perdita delle Quote di Mercato/Dei Maggiori Clienti

  • Se perdessimo i nostri top 20 clienti come potremmo rimpiazzarli?
  • Che politica di acquisizione clienti potremmo adottare per ridurre il rischio?

Perdita dei Maggiori Creditori e Recupero della Liquidità

  • Se i nostri maggiori creditori dovessero fallire come potremmo recuperare liquidità aggiuntiva?
  • Qual è il rapporto disponibilità liquide su totale attivo patrimonaile?

Sistemi di Controllo Inadeguati

  • Quali ulteriori controlli o allert potremmo attivare per seganalare l’insorgere di una crisi prima che diventi insormontabile?
  • Che tipologia di controlli o presidi potremmo adottare per montiorare le aree più sensibli della nostra azienda?

Cattive Decisioni di Finanziamento

  • In che modo ci finanziamo? E quanto ci costa?
  • Come potremmo irrobustire la nostra struttura patrimoniale / finanziaria?

Gestione degli Errori

  • In che modo teniamo traccia degli errori operativi e ci attiviamo per adotare rituali e procedure per ridurre la probabilità di ripeterli?
  • In che modo incentiviamo lo sviluppo di nuove abilità e nuvoi skills?

Cambio della Legislazione

  • In che modo il nostro sistema di controllo ha previsto di ridurre il rischio derivante dai cambiamenti di legislazione che potrebbero indurci a perdere clienti o perdere quote di mercato o ricevere sanzioni inaspettate?
  • In che modo diffondiamo la conoscenza della normativa di riferimento all’interno dell’azienda per ridurre il rischio di risultare inadempienti?

Perdita dei Maggiori Fornitori

  • Qualore uno dei fornitori strategici dovesse interrompere la partnership con la nostra azienda in che modo potremmo rimpiazzarlo?
  • Come potremmo migliorare il nostro portafogio fornitori?

Conflitti tra il Management e gli Organi di Controllo

  • In che modo è possibile creare una sinergia strategica tra il management e gli organi di controllo?
  • In che modo è possibile creare dei processi virtuosi di collaborazione tra il managemen e gli orogani di controllo?

Le hai solo lette? O  hai risposto velocemente solo nella tua mente.

Fermati. Fermati ora e sforzati di trovare almeno un paio di nuove idee per rispondere a queste domande.

Se ha difficoltà a rispondere allora “OTTIMO” abbiamo trovato già un punto di miglioramento.

Come abbiamo detto all’inizio, l’obiettivo di questo articolo non è quello di essere esaustivo, ma di accenderti uno o due luci nelle zone d’ombra della tua mente per darti una prospettiva nuova da cui poter valutare diversamente quello che sta succedendo.

Chiaramente ti raccomandiamo di fare questa attività di check-up con i tuoi consulenti di fiducia e di mettere la testa dentro il motore della tua impresa per vedere se è tutto apposto.

Risultati Take Away

Come ricorda Sun Tzu “sconfiggere il nemico senza combattere è la massima ailità“, pertanto in questo articolo abbiamo dato spazio ad individuare e anticipare i segnali di crisi di un impresa individuando le cause interne ed esterne.

Indipendentemente dallo stato della tua azienda prenditi del tempo per controllare i seguenti fattori e per capire come gli stessi potrebbero mettere a rischio la stabilità della tua impresa.

Ricorda ciò che rende un castello inesupgnabile non è che è formato solo da solidi mura, ma da una valida presenza di un fossato.

Eliminare le cause dei problemi evita l’onore di dover rimediare a curare gli effetti.

Prenditi del tempo con il tuo team ed elabora una strategia di mitigazione per ogniuno di questi casi:

  1. Cambio nell’industria/ Struttura del mercato
  2. Bassa Reattività Al Cambiamento nell’Ambiente del Settore/Perdita di Opportunità
  3. Perdita delle Quote di Mercato/Dei Maggiori Clienti
  4. Perdita dei Maggiori Creditori e Recupero della Liquidità
  5. Sistemi di Controllo Inadeguati
  6. Cattive Decisioni di Finanziamento
  7. Gestione degli Errori
  8. Cambio della Legislazione
  9. Perdita dei Maggiori Fornitori
  10. Conflitti tra il Management e gli Organi di Controllo

 

Bene 😉 Complimenti per aver letto fino qui.

Grazie per aver letto e continua a prepararti, perchè essere preparti batte l’essere presi di sorpresa.

“Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità”

Sun Tzu 

 

Letture consigliate / Fonti:

  • Corporate Crisis And Crisis Strategy Implementation – Mia Glamuzina, Marina Lovrincevic.
  • Changes in Marketing Strategies during Recession – Ourania Notta a and Aspasia Vlachveib
  • Beyond the Downturn: Recession Strategies To Take The Lead – Tom Holland and Jeff Katzin
  • The U.S. Growth Strategy From Recession and Implications For China – Ziyng Cao and Marguerite Barta
  • A New Strategic Tool For Managing The Economic Recession: Creating Shareholder Value With Lateral Marketing – Sabiha Kilic, Emre Caglar, Rene Gungor, Irfan Caglar.

 

Le Imprese Alla Ricerca Del Miele. 5 Cose A Cui Deve Puntare Un Piano Strategico Per La Ripresa.

Incertezza e  necessità di riguadagnare un posizionamento sul mercato?

Dubbi e timori sulla direzione strategica da prendere?

La domanda è cambiata e i ricavi cadono a picco strozzando il cash flow?

Allora è il momento di un NUOVO Piano Strategico per  la tua impresa.

Resta lucido. Il panico affoga più dell’acqua.

Tira un respiro di sollievo, fai un pò di movimento, bevi un bicchiere d’acqua e andiamo all’azione.

bee

Ricorda la frase di Patton: “Il successo è quanto alto rimbalzi quando colpisci il fondo”.

Be andiamo in fucina a costruire le molle per rimbalzare e ripartire alla carica.

“Il successo è quanto alto rimbalzi quando colpisci il fondo” 

Generale George Jr. Patton

Bene spesso nei cambiamenti di mercato, la domanda si sposta repentinamente, i consumi si muovono verso altri segmenti e spesso la produzione di bene e servizi per sopravvivere può fare solo una cosa: seguire il mercato dei consumi.

Le aziende che non lo fanno finiscono per perdere quote di mercato, restano paralizzate in assenza di ossigeno – vendite – e finiscono collassate sul ciglio dei tribunali.

Le imprese che hanno successo, seguono un pò il detto del famoso pugile Muhammad Ali: Vola come una farfalla, pungi come un’ape.”

Vola come una farfalla, pungi come un’ape.”

Muhammad Ali

Ma per fare questo le aziende cosa potrebbero fare?

I manager cosa potrebbero fare?

I ceo cosa potrebbero fare?

Tu cosa potresti fare?

La prima cosa devi sederti con il tuo team a fare un NUOVO Piano Strategico.

Senza avere la presunzione di dire tutto, qui spiegheremo i 5 pilastri necessari per un piano strategico altamente efficace per la ripresa.

Ecco qui:

1. Catturare Il Trend

Cattura il trend. Devi raccogliere tutti i dati del tuo settore: interni ed esterni.

Cogli quello che sta succedendo.

No restare solo sul piano dei dati quantitativi. Intervista i tuoi clienti top.

Fatti una chiacchierata. Chiama il 20% dei clienti che generano gran parte del tuo fatturato e chiedi cosa sta succedendo?

Ascolta tutti nel tuo settore. Ascolta gli analisti. Ascolta i dati.

In questa fase devi aver l’approccio di un medico che prende il battito del polso per farti una chiara idea di cosa sta succedendo.

  • Dove sta andando il mercato?
  • Dove si sono spostati i consumi?

2 Quantificare Le Risorse

Il Secondo aspetto è quantificare le risorse.

Fai un inventario di ciò che non si sta vendendo e di quello che si sta vendendo e di tutti i tuoi asset. Alcuni probabilmente non sono propriamente utilizzati e rappresentano solo denaro fermo a rendita negativa.

Smobilizza velocemente quello che non contribuisce i ricavi e recupera liquidità aggiuntiva.

Servono soldi per fare la guerra 😉

3. Identificare Le Nuove Opportunità

Il mercato non è scomparso si è spostato momentaneamente. Ma non sappiamo quando ritorna.

Pertanto saggia le nuove opportunità. Chiedi al tuo team di contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti o allo sviluppo di nuovi mercati nelle vicinanze. Chiedi nuove idee.

Chiedi cosa potrebbe funzionare oggi.

Oggi conta. Ieri e storia.

Identifica le nuove esigenze del mercato e dei tuoi clienti.

4. Proporre Lo Spostamento Delle Risorse

Il conflitto del cambiamento pesa soprattutto quando si tratta di allocare nuove risorse a nuovi progetti.

Senza spostare le risorse verso i nuovi progetti non si va da nessuna parte.

E come voler viaggiare senza pagare il costo del biglietto.

Devi muovere le risorse. Prima arrivano meglio è.

Nella seconda guerra mondiale, l’avanzata dei carri armati durava quanto la benzina.

Sposta le risorse.

Più tempo ci metti, più gli altri guadagnano terreno.

5. Incentivare Un Piano Esecutivo

Fantastico. Tutte le idee in questo periodo sono fantastiche.

Ma alla fine devi muoverti velocemente.

Devi incentivare l’idea che le cose devono accadere con velocità.

Assicurati che tutto il tuo team segua le linee operative esecutive.

Come direbbe Bill Gates “L’esecuzione è tutto”.

Risorse Take Away

Allora riassumendo:

  1. Cattura il trend,

  2. Quantifica le risorse,

  3. Identifica le nuove opportunità,

  4. Proponi lo spostamento di risorse,

  5. Incentiva un piano esecutivo. 

Agisci subito.

Agisci ora.

E non temere come dice Warren Buffet:

“Se rimani abbastanza a lungo, vedrai tutto nei mercati”

Letture consigliate / Fonti:

  • Changes in Marketing Strategies during Recession – Ourania Notta a and Aspasia Vlachveib
  • Beyond the Downturn: Recession Strategies To Take The Lead – Tom Holland and Jeff Katzin
  • The U.S. Growth Strategy From Recession and Implications For China – Ziyng Cao and Marguerite Barta
  • A New Strategic Tool For Managing The Economic Recession: Creating Shareholder Value With Lateral Marketing – Sabiha Kilic, Emre Caglar, Rene Gungor, Irfan Caglar.

 

Come Accelerare la Crescita dei Ricavi in Tempi Difficili. 7 Strategie Radicali Per Tornare a Crescere E Non Restare Indietro.

Come Accelerare la Crescita dei Ricavi in Tempi Difficili.

7 Strategie Radicali Per Tornare a Crescere e Non Restare Indietro

Nei periodi di crisi, molti imprenditori vedono i ricavi della propria impresa cadere a picco, spesso restando inermi.

Molti di loro vedranno la propria azienda andare in default nell’arco di 12 mesi, altri sopravviveranno leccandosi le ferite. Altri non solo sopravviveranno, ma sfrutteranno il momento per far crescere velocemente la propria azienda, guadagnare nuove quote di mercato, generare margini più alti e garantirsi un cash flow più stabile.

Cosa rende queste “ultime” imprse speciali?

E cosa possono fare gli imprenditori ed i manager…

per far crescere più velocemente i propri ricavi in termpi difficili?”

La prima cosa è capire la marea dove ci sta portando.

2

Dove Ci Sta Portando La Marea? Il Trend del Pil

Guadando ai prossimi 2 anni il paper European Economic Forecast – Winter 2020 13 February 2020 in merito alla situazione dell’Italia, conclude che la crescita del Pil dovrebbe aumentare leggermente tra il 0.3 – 0.6 nel periodo 2020-2021, ma

“rimane pronunciato il rischio al ribasso per le prospettive di crescita”.

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Quindi ABBIAMO bisogno di crescere.

Ma da dove? Da quale parte? 

Con quali risorse?

In che modo?

La Ciccia In Ballo: Quello Che Puoi Apprendere Qui ed Ora.

In questo articolo scoprirai 7 strategie per tornare a crescere ed accellerare l’aumento dei ricavi, generare margini più alti, essere profittevole e accrescere il tuo cash flow.

Sembra una promessa eccessivamente entusiasmante?

Be lo è. Ma considera,  l’obiettivo di questo articolo non è essere la bibbia del tutto, ma di illuminarti la via.

Offrirti, in breve, alcuni spunti di riflessione per stimolare un processo decisionale che puo aiutarti ad arrivare ai risultati più velocemente.

Con le tue risorse. Con il tuo passo. Resta a te la decisione di percorrerla e di metterti in cammino.

Ad ogni modo qui nello speficico potrai

  • capire come recuperare liqudità dalla tua azienda,

  • migliorare il tuo posizionamento sul mercato, 

  • velocizzare il processo di innovazione, 

  • accellerare la crescita dei ricavi e di tutta la tua azienda.

Quando Le Aziende Non Si Evolvono Falliscono.

” Lo scopo di un organizzazione è costantemente costruire il propio futuro, piuttosto che difendere il passato” 

Gary Hamel

L’obiettivo di un imprenditore è saggiare le oppurtunità. Imprendere idee e progettti profittevoli che generino valore per se e per gli altri.

Molte attività dopo un periodo di crisi e  di eccessivi rallentamneti perdono lo slancio economico e pochissime riescono a riprendere la crescita nel periodo successivo.

La reazione di pancia alle crisi di mercato?  Spesso moti imprenditori e manager ai primi segnali di recessione procedono immediatamente al taglio violento dei costi operativi. Persone a casa, taglio degli investimenti in ricerca e sviluppo e vari altri costi accessori.

Tutti lo fanno a diversi livelli.

Lo scopo finale è salvare il cash flow e recuperare liquidità. Salvare la vita dell’azienda. Essere solventi. Essere solvibili.

Assicurata la sopravvivenza, allora possono iniziare a pensare a come tornare in pista.

D’altronde in un periodo di crisi, o il managment ridisegna l’operatività aziendale attraverso decisioni importanti e rapide, oppure da inizio ad un lento declino che porterà alla liquidazione.

Pertanto l’unico modo per sopravvivvere ai momenti di crisi è evolversi.

Come Accellerare la Crescita? Qui le 7 Strategie

“Diventi forte sfidando la sconfitta e trasformando la perdita e il fallimento in successo”. 

Napoleone Bonaparte

1. LIQUIDA GLI ASSET NON OPEARTIVI

Non hai soldi? Non hai risorse?

Nei periodi di crisi, comde direbbe un mio caro amico, solitamente le grandi istituzioni abbassano la “bredella dei tassi”. Quindi prendere a prestito i soldi costa di meno.

Se non vuoi indebitarti allora puoi chiedere ad amici e parenti di diventare partner della tua società.

Diversamente puoi optare sulla scelta più ovvia e forse più giusta: liquidare gli asset non operativi.

Fare questo ti permetterà di recuperare una parte di liquidità da rinvestire nei nuovi progetti di crescita.

La crescita ha bisogno di tre fattori crtici: soldi, abilità e capacità escecutiva di far accadere le cose. Può mancarne uno di questi aspetti, ma mai due sue tre.

Qui alcune domande che ti possono iautare a considerare da dove recuperare liquidità.

  • Quali asset non contribuiscono ai ricavi?
  • Quali asset non risultano più essere strategici?
  • Quali asset potrebbero essere liquidati non comportando nessuna variazione negativa dei ricavi?
  • Quali asset richiedono un costo di mantenimento annuale, ma non contribuiscono alla redditività.

2. FAI LE PULCI ALLA CONCORRENZA 

Nei periodi di crisi, la storia individuale di ogni azienda, la “best practice” conta molto poco. Quello che conta è l’ESECUZIONE del cambio di strategia.

Per capire come muoverti devi studiare come si sta muovendo la tua concorrenza. Il mercato non aspetta che arrivi tu con il tuo prodotto/servizio meraviglioso.

Il mercato vuole qualcosa di speciale. Il mercato vuole più valore. 

Spesso la percezione di valore di un prodotto/servizio si muove su tre assi:

  1. più economico.
  2. più semplice,
  3. più affidabile.

Resta a te scoprire cosa la tua concorrenza NON sta facendo.

  • Che mercato sta trascurando la tua concorrenza?
  • Che segmento è rimasto non propriamente servito?
  • In che modo il mio prodotto/servizio può essere più economico?
  • In che modo il mio prodotto/servizio può essere più semplice?
  • In che modo il mio prodotto/servizio può essere più affidabile?

 

3. SCEGLI IL NUOVO PUNTO D’ATTACCO

Nel 218 A.c. Anibale Barca per attaccare l’esercito romano, durante la seconda guerra punica, scelse il sentiero delle Alpi: quello meno battuto.  Fu solo grazie al colpo di mano di Scipione che Roma non fu presa. Altrmimenti sarebbe passato alla storia la presea del Coloseo da parte dei cartaginesi.

Recuperata la liqudità e studiata la concorrenza dovete trovare un varco, un punto di attacco.

Conisderate il 20%  di cliente che nessuno vuole perchè o troppo distante o troppo lontano per le competene della vostra concorrenza.

Siate consapevoli che spesso nelle crisi di mercato la domanda si sposta. I clienti chiedono altri prodotti. Le loro esigenze cambiano e quello che facevi prima non funziona più.

Per scegliere il nuovo punto di attacco devi capire dove si nasconde la “ciccia”.

La ciccia sono i tuoi clienti potenziali. In particolare focalizzati su “i nuovi bisogni dei tuoi clienti”. 

Nei periodi di recessione i comportamenti d’acquisto dei consumatori cambiano e le aziende devono evolvere la propria offerta.

In questo periodo il “cambio di pelle” è dovuto se si vuole sopravvivere.

Ricordiamoci, il business è basato su operatori che offrono un bene o servizio o operatori disposti a comprarlo.

Ma è la domanda che comanda.

Se la domanda cambia le carte in tavolo, dovete cambiare gioco.

Non vi servirà continuare ad offrire lo stesso prodotto o servizio, perchè semplicemente in quell’istante il mercato si è spostato ed ora è a tutt’altra parte.

  • Quali sono i nuovi bisogni dei tuoi clienti potenziali?
  • Che problema i tuoi potenziali clienti cercano di risolvere?
  • Che soluzione potresti offrire loro che il mercato non ha ancora offerto?
  • Che soluzione potresti offrire loro che la concorrenza nel breve e nel medio avrebbe difficoltà a replicare?

4. RIMUOVI GLI OSTACOLI AL CAMBIAMENTO

Il 6 Giugno del 1943 Draper Kauffman fondò a Fort Pierce, Florida l’Underwater Demolition School. Una scuola di addestramento speciale della marina per artificieri specializzata nella demolizione degli ostacoli.

L’impiego di queste forze fu vitale per lo sbarco in Normandia e per il successo delle operazioni militari nell’Oceano Pacifico. Questa scuola diventerà famosa per aver dato inizio alla vita dei Navy SEALs.

Se la tua impresa si trova in difficoltà oggi non è perhè qualcuno nell’alto dei celi c’è l’ha contro di te. O perchè sei meno fortunato di altri. Ma semplicemene perchè quello che stai facendo non funziona.

Si probabilmente quello che stai facendo non funziona. 

Se la tua azienda non sta funzionando devi capire che devi risolvere il problema per ritornare velocemente a cresere altrimenti non potrai riprendere la corsa per la vita.

Devi indagare per capire quali sono gli “OSTACOLI” al cambiamento.

Se hai studiato il mercato e sai quale può essere il punto di attacco per guadagnare nuove quote di mercato, allora lo devi semplicemnete far accadere.

Ma se non l’hai ancora fatto, significa che c’è qualcosa  che ti ostacola.

In questo caso:

  1. Individua l’ostacolo: canale di distribuzione, nuova tecnologia, nuovi skills, etc.
  2. Utilizza le risorse per rimuoverlo, 
  3. Definisci un team responsabile per la risoluzione permanente del problema.
  4. Decidi una nuova rotine operativa affinchè questi ostacoli non generino frizione nella tua operatività.

Rimuovi gli ostacoli.

  • Cosa rappresenta un’ostacolo al cambiamento?
  • Cosa rappresenta un’ostacolo all’evoluzione aziendale?
  • Cosa rappresenta un’ostacolo allo sviluppo di un nuovo mercato?
  • Cosa rappresenta un’ostacolo allo sviluppo di un nuovo prodotto?
  • Cosa posso fare per aggirae l’ostacolo o per rimuoverlo?

5. LANCIA SATELLITI DI CARTA

Sviluppare nuovi mercati, o nuovi prodotti e servizi, non è una cosa facilissima ne è una cosa che riusirete a fare in un giorno.

Metaforicamente più che fare una corsa di 100 metri ostacoli e fare una maratona. Avete bisogno di determinazione psicologica, di energia, di tenacia, di preparazione e di fare pratica.

Tra l’altro dovete essere consapevoli, che qualsiasi cosa voi andrete a creare il mercato vi darà dei feedback. E queto vi spingerà a modificae il vostro prodtto/servizio, nel modo più veloce possibile.

Pertano il vostro obiettivo nel processo di creazione del nuovo prodotto o/servizio, non è quello di fare tutto in maniera perfetta, ma di fare modelli base.

“Fatto è meglio di perfetto” – Mark Zuckenberg

Inizialmente considerate il vostro prodotto/servizio come se fosse un satellite da lanciare nell’universo del mercato in cui volete posizionarvi.

Lo scopo è raccogliere informazioni.

L’obiettivo è integrare velocemte quello che vi suggerisce la gente. Soprattutto all’inzio non devi spendere troppo tempo ai dettagli altrimenti rischierete di bruciare tutto il budget che avete a microdettagli che al vostro pubblico di riferimento non potranno mai essere interessanti.

Quello a cui dovete  pensare è che il vostro “satellite di carta” sia in grado di affrontare il viaggio cioè

  • che abbia le caratteristiche base del mercato di riferimento
  • e che abbia gli standard minimi per essere consdierato credbile e funzionale.

Supeata questa prima fase di lancio, allora i primi clienti inizieranno ad utilizzarlo e vi inizieranno a mandare dei feedback del tipo:

“… ho provato il vostro prodotto davvero fantastico l’unica cosa dovreste fare è modificare [xxxxxx feedback xxxxxx]”

Perfetto. Questa è la vera ciccia. Se avete raccolto abbastanza feedback ora siete entrati in un nuovo mercato e sapete cosa la gente veramente vuole.

Ecco perchè il satelite – il vostro prototipo – deve essere di “carta”: cioè non deve essere un modello evoluto, deve costare relativamente poco ed essere funzionale.

Altrimenti se poi non avete le risorse finanziare per apportare le modifiche che i clienti vi hanno chiesto resterete con un modello base che non piace a nessuno eccetto che a voi.

  • Quale prodotto o servizio potrei testare secondo un approccio base?
  • Quale prodotto o servizo potrei posizionare e attendere i feedback dei clienti per modificarlo?
  • Quali caratteristiche basi potrebbe avere il mio prodotto in fase embrionale per poterlo testare sul mercato?
  • Quali potrebbero essere i modi per testare il mio prodotto sul mercato di riferimento sostenendo un livello di costi relativamente basso?

6. ACCELLERA SE LA STRADA E LIBERA

Una volta che avete lanciato il vostro modello base e avete ricevuto dei feedback da parte dei vostri coraggiosi “nuovi primi” clienti allora è il momento di capire anche cosa ha funzionato.

Di solito non tutti i feedback sono negativi, alcuni clienti vi racconteranno chhe cosà hanno trovato di “speciale” nel vostro prodotto.

Bene questi feedback su cosa ha funzionato sono importanti quanto i primi perchè diventano una caratteristica saliente postiva che i vostri clienti riscontrano nel vostro prodotto/servizio.

Se gran parte dei feedback positivi tendono a concentrarsi sullo stesso aspetto allora è il caso di padroneggiare quella caratteristia e farla propria al fine di potervela rivendere anche nei vostri annunci pubblicitari. 

  • Quale caratteristiche positiva del vostro prodotto potrebber fare la differenza sul mercato di prodotto simili?
  • Quale caratteristica saliente potermmo mettere in risalto che potrebber aiutare il nostro prodotto a distinguersi dalla concorrenza?
  • Quale caratteristica potremmo valorizzare nel nostro prodotto o serivizo per renderlo ancora di più valore per il consumatore finale?

7. CREA INCENTIVI SUI “RISULTATI”.

Allora questa è una parte delicata. Il processo di cambiamento è un processo che richiede energia, dedizione, carica e determinazione per ottenere i risultati.

Tante cose non sono totalmente sotto il nsotro controllo. E le continue sfide, il navigare in acque sconosciute comporta stress, tensione e timore. Questo avviene soprattutto per quella parte del tuo team molto legata alle procedure passate.

Alcuni crederanno nel processo di cambiamento altri no. Altri faranno resistenza.

Per fare in modo che tutto il team o la task force abbia gli occhi puntatai sul cliente finale ed i risultati allora si devono legare gli incentivi alle performance.

Per fare ciò è necessario legare lo sforzo ai risultati. In questi momenti più di altri  conta davvero tanto legare una parte dell’incentivo economico alle performance desiderate. In modo tale che tutto il team si sente incentivato a fare ciò che conta.

  • Quali sono i risultati desiderati?
  • Maggiori vendite del nuovo prodotto o servizio?
  • Maggiori clienti? Maggiori contatti?
  • Maggiori quote di mercato?
  • Maggiori ricavi in generale?
  • Maggiore cash flow? 

Siate specifici nel capire cosa desiderate che accada e legate al raggiungimento di questo risultato un premio per tutto il team, in modo tale che “ogni volta che vincente voi, vince tutto il team”.

Ricordate nell’avita non ottenete quello che volete, ma “quello che incentivate”.

  • Quali sono i risultati più importanti a cui potrei legare un incentivo ai miei collaboratori?
  • Quali sono le metriche economiche a cui dovrei agganciare l’incentivo e lo sforzo di tutto il team?
  • Ogni quanto potrei dare un incentivo ai miei collaboratori?
  • Quali altri incentivi a parte quello economico potrei creare per stimolare tutto il team a pensare in maniera più creativa e produrre maggiori risultati?

Risorse Take Away

Bene siamo arrivati al termine. Riassumiamo.

A fronte di un futuro pieno di incertezze de di cambiamenti radicali abbiamo voluto rispondere a questa domanda: “Come Accelerare la Crescita dei Ricavi in Tempi di Difficili. 7 Strategie Radicali Per Tornare a Crescere E Non Restare Indietro.”

1. LIQUIDA GLI ASSET NON OPEARTIVI.

Liquida gli asset che non contribuisocono ai ricavi e rinvesti nella crescita. Ci vogliono le munizioni per andare in battaglia.

2. FAI LE PULCI ALLA CONCORRENZA.

Per riposizionarti devi capire come si stanno muovendo i tuoi competitors. Scopri cosa fanno, dove lo stanno facendo e come lo stanno facendo. Ricostruisci il loro posizionamento.

3. SCEGLI IL NUOVO PUNTO D’ATTACCO. 

Una volta che hai studiato la concorrenza allora posizionati sui buchi lasciati scoperti. Scegli un altura e posizionati.

4. RIMUOVI GLI OSTACOLI AL CAMBIAMENTO.

Non puoi avanzare difronte ad un muro. O lo fai saltare, o lo aggiri, o ci passi da sotto, o ci fai un bucco dentro. Trova il modo di trovare gli ostacoli e di rimuoverli. La crescita avviene li dove c’è spazio per sperimentare nuove idee.

5. LANCIA SATELLITI DI CARTA. 

Cerca di spermientare low cost. Fare prototipi costa. Sbagliare l’uscito di un nuovo prodotto costa. Sbagliare in grande costa di più che sbagliare in piccolo. Sperimenta in piccolo per scoprire c’ho che funziona e c’ho che va migliorato.

6. ACCELLERA SE LA STRADA E LIBERA.

Ogni volta che trovi c’ho che funziona fallo di più. Fallo due volte. Fallo tre volte. Moltiplicalo per 10. Una volta che hai scoperto c’ho che funziona ripetilo fino a quando non funzioerà più.

7. CREA INCENTIVI SUI “RISULTATI”.

Il cambiamento per produrre risultati in un’azienda passa da un’allineamento che avviene nel team, tra le persone che la compongono. Allinea i le performance con gli incentivi e assciurati che tutti guardino la stessa linea di meta.

 

Be ora, ne sai abbastanza per darti da fare.

Agisci. E agisci ORA.

Ricorda

“Il coraggio non è avere la forza di andare avanti,

è andare avanti quando non hai la forza.”

 Napoleone Bonaparte

 

Letture consigliate / Fonti:

  • Changes in Marketing Strategies during Recession – Ourania Notta a and Aspasia Vlachveib
  • Beyond the Downturn: Recession Strategies To Take The Lead – Tom Holland and Jeff Katzin
  • The U.S. Growth Strategy From Recession and Implications For China – Ziyng Cao and Marguerite Barta
  • A New Strategic Tool For Managing The Economic Recession: Creating Shareholder Value With Lateral Marketing – Sabiha Kilic, Emre Caglar, Rene Gungor, Irfan Caglar.

 

 

 

 

Sei Un Imprenditore? Fame di Cambiamenti Radicali? 2 Strategie

Sei Un Imprenditore? Fame di Cambiamenti Radicali?

I cambiamenti radicali si dovrebbero focalizzare sull’eliminazione delle cause della crisi delle imprese, no solo a mitigare i rischi.

Eliminando le cause che rendono un’organizzazione finanziariamente debole ed incapace di essere competitiva è come estirpare le erbacce dal proprio giardino.

Così prepari il terreno alla semina.

In questi giorni si sta parlando molto di strategie per rimettere su il sistema impresa.

Iniziamo da eliminare ciò che non funziona.

D’altronde le opzioni per gli imprenditori sono due:

  1. Optare per una strategia offensiva: riduzione degli asset non operativi, taglio dei costi, aumento delle vendite, sviluppare nuovi prodotti o nuovi mercati. E ciò richiede grande sforzo e sacrificio.
  2. Optare per una strategia difensiva: disinvestire massicciamente, liquidare gli asset operativi e non, iniziare una politica di licenziamenti a tappetto ed eventualmente dichiarare fallimento.

Qual è la tua opzione? Per cosa ti batti oggi?

 

#turnaroundstrategy #cirsisstrategies #businessstrategy #offensivestrategy #radicalshift #cambiamentiradicali

“La speranza non è una strategia” 

Vincent Lombardi 

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